Francesco Fossa, giornalista e fotografo, nasce nel 1966. Vive  tra Roma e Piedimonte Matese.

Si occupa di cronaca italiana e internazionale come inviato della trasmissione Quarta Repubblica su ReteQuattro.

Ha collaborato in passato con diversi magazine tra i quali L’Espresso, D la Repubblica, Diario.

Dal 1989 a oggi ha realizzato reportages in molte are calde del mondo, tra EuropaAsia e Africa.

Dal 1993 ha prodotto migliaia di servizi e ore di speciali per i telegiornali e le reti Mediaset.

Ha esposto i suoi lavori fotografici in diversi Musei e Festival italiani.

Nella sezione video di questo sito sono visibili alcuni dei racconti andati in onda in diversi programma di approfondimento Mediaset: Password, Matrix, Quarta Repubblica

Negli ultimi anni si è occupato molto di Italia, nuova terra di confine. Questo interesse per la provincia e per il mondo rurale ha trovato un punto di convergenza sulla viticoltura e sul vino.

Dal 2015 con il progetto Anima Garibaldina la narrazione storica si è focalizzata attorno ad una piccola produzione di vino naturale, per raccontare il terroir e le tradizioni locali.

.

 

Libri fotografici: Quota Mille ed. Punctum

Progetti fotografici in progress: Volturno BluesViscere / Dolomiti 

«La macchina fotografica e la telecamera sono gli strumenti che utilizzo da sempre per un’unica, continua narrazione.
Immagini fisse. Immagini in movimento, indifferentemente. Linguaggi diversi, stesso linguaggio.
Sono da sempre interessato all’uomo è allo spazio in cui vive.  Al centro della scena istintivamente pongo sempre le persone con le loro storie, cercando di ritrarle nei loro aspetti più intimi. In questo lungo viaggio cominciato nel 1988 la vita, la morte, la gioia e le sofferenza delle persone che ho incontrato hanno annodato la trama di un lungo racconto.  Quello che ogni giorno cerco di arricchire, ovunque mi trovi. Napoli vale Kabul.
Quello che per me conta è solo l’anima  che riesci a mettere nella narrazione. Impresa ardua, affascinante e sempre in salita. Negli ultimi percorsi fotografici la natura ha preso il sopravvento sull’individuo che quasi scompare schiacciato nella sua fragilità.  Sono attratto dalla Natura. Nei silenzi ricompongo i miei disordini.
E il racconto si fa introspettivo.»