La maremma è polverosa.
La maremma è secca e assolata;
l’ombra gira lentamente sotto la quercia
e la duna spettinata è solo un bagliore
che apre sul mare estivo affaticato…
Tutto tace mentre il popone aspetta
L’inesorabile sua decomposizione.
La maremma è fatale:
è terra per pigri
che annullano il tempo.
Si muove solo al sole,
impercettibile,
il girasole.
E lui è all’occhio, vigile,
pronto a scattare, a scartare, a saltare.
Lui, il cavallo.
Mentre lei lo guarda,
pia ma non troppo,
sacerdotessa dell’accidia,
la vaccina…
Cala la notte,
s’aggira l’etrusco.

Philippe Daverio